DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO CALORICO E DIETE
Il modo più pratico per comprendere il fabbisogno energetico degli uccelli da compagnia è studiare il loro dispendio energetico giornaliero. I fattori che influenzano il fabbisogno energetico, come già detto, sono le dimensioni corporee, i modelli di attività, la temperatura ambientale, l'età e lo stato fisiologico. I costi energetici di mantenimento sono direttamente correlati alla massa corporea magra e alle dimensioni relative dei diversi organi, perché questi sono i tessuti che utilizzano
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attivamente l'ossigeno. Anche i modelli di attività hanno un impatto considerevole; la differenza tra stare seduti e in piedi può incidere sul dispendio energetico giornaliero fino al 42%. Esistono diverse equazioni allometriche pubblicate per determinare il fabbisogno energetico degli uccelli. Per determinare la quantità di cibo di cui il nostro pappagallo ha bisogno dobbiamo per prima cosa imparare il significato di due terminologie:
TASSO METABOLICO BASALE (BMR)
raappresenta la quantità di energia impiegata a mantenere le funzioni vitali e lo stato di veglia. E' significativo evidenziare che specie provenienti dalle regioni della Nuova Zelanda e dall'Australia (ad esclusione del Strigopidae), hanno un tasso metabolico basale (BMR) superiore del 21% a quello di altre specie di psittacidi.
ENERGIA DI ATTIVITA'
rappresenta la quantità di energia impiegata per svolgere tutte le altre attività ( termoregolazione, volare, mangiare, bere ecc.). Questi valori, determinati da specifici studi, sono stati convenzionalmente standardizzati.
Un alto dato indispensabile è il peso in grammi dell'uccello (BW).
A questo punto si tratta solo di risolvere una equazione esponenziale, chi non fosse pratico può utilizzare i calcolatori automatici disponibili in Google.
Sono stati studiati cinque varianti che riproducono i modelli che normalmente identificano lo stato di detenzione dei pappagalli in cattività. Basterà identificare il proprio modello, conoscere il peso del proprio pappagallo e risolvere l'equazione. Il risultato identificherà il fabbisogno teorico giornaliero di calorie.
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DIETE SPECIFICHE PER SPECIE
Ottenere energia è un requisito fondamentale per sostenere la vita. Ogni specie di psittacidi ha sviluppato metodi unici nell'alimen tazione inserendoli in una specifica nicchia dietetica nell'ecosistema. E' importante capire che non esiste una dieta adatta e uguale per tutti i pappagalli.Molti appassionati stanno suggerendo diete composte prevalentemente da prodotti freschi, con meno del 25% di dieta base formulata, ma studi comparativi hanno dimostrato che queste diete hanno effetti negativi sulla salute dei pappagalli, comprese le carenze di calcio, sodio e ferro. È comunque importante evidenziare che anche una dieta ben formulata può diventare dannosa se viene offerto troppo cibo. Questa guida ha lo scopo di fornire un punto di partenza per la determinazione di un appropriato piano nutrizionale.
Le diete specie-specifiche riportate di seguito si basano su studi ed osservazioni di animali selvatici e/o su raccomandazioni di professionisti qualificati nella cura dei psittacidi come veterinari aviari e nutrizionisti con oltre 10 anni di esperienza professionale con pappagalli in cattività.
Glossario:
DB - dieta base, G - grassi, P - proteine, vit. - vitamine, t.g. - taglia grand
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DETERMINAZIONE DELLA DIETA BASE (DB)
La regola che ormai vige da anni, consigliata dalla quasi totalità dei veterinari, è di usare una dieta di mantenimento formulata di buona qualità (estrusi). In commercio sono reperibili molti marchi che in linea di massima, sotto l'aspetto nutrizionale, si equivalgono.
Il nostro compito sarà quello di individuare il più appetibile per il nostro pappagallo. La normativa vigente nel nostro paese non prevede l'obbligo di dichiarare l'apporto calorico (k/cal) nel pet-food, pertanto o lo calcoliamo noi, (si moltiplica il valore delle proteine e dei carboidrati x 4 e dei grassi x 9 e la sommatoria determina le k/cal ) ma non è un valore preciso, oppure ci affidiamo alle analisi e relativi dati di alcuni marchi di seguito riportati.
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Considerando variazioni in analisi sino al +/- 10% si è stabilito di attribuire, se non si conosce il valore esatto, un valore convenzionale pari a 3,5 kcal/g.
Analoghe considerazioni sono state fatte per frutta, verdura, semi e noci. Anche in questo caso sono stati attribuiti dei valori convenzionali:
verdura 0,3 kcal/g - frutta 0,5 kcal/g – semi 3,5 kcal/g
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Deve essere chiaro che queste quantità, comunque teoriche, non rappresentano ciò che deve essere offerto al soggetto ma quanto dovrebbe essere ingerito. Considerando il modo dispersivo di nutrirsi di tutti i pappagalli, è indispensabile stimare quanto del cibo che viene dato va scartato dall'uccello, e di conseguenza aumentare il quantitativo. Rimane fondamentale monitorare il peso del pappagallo, e nel caso ci fossero diminuzioni di peso non volute, valutare con il proprio veterinario aviario eventuali cambiamenti.
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CONSIDERAZIONI FINALI
Tutti gli studi condotti sino ad oggi, inducono ad affermare con certezza che una inappropriata alimentazione è il fattore causale di una vasta gamma di problemi di salute. E' stato stimato che più del 70% di problemi medici nei pappagalli da compagnia sono dovuti a questo. Sovente, anche problemi comportamentali possono essere causati da malnutrizione. Carenze nutrizionali o prodotti alimentari inappropriati possono causare disturbi gastrointestinali, dolore o sviluppo anormale della pelle e delle piume, che se non risolti, possono portare all'auto deplumazione, comportamento ossessivo che viene adottato dal pappagallo per far fronte a situazioni di disagio. Diete eccessivamente abbondanti di carboidrati semplici e grassi, si tradurranno in una eccessiva produzione di ormoni riproduttivi con tutti i comportamenti disadattivi associati . Pappagalli con diete ad alto contenuto energetico senza i mezzi per poter “spendere” energia, mostreranno inevitabilmente comportamenti ormonali e riproduttivi che nel tempo potranno diventare ossessivi a descapito del proprietario. Nelle più moderne pratiche dietetiche le preoccupazioni principali sono la sovrabbondanza di grassi e lo squilibrio dei micronutrienti. Gli studi hanno dimostrato che una dieta con percentuali inferiori al 50% di formulati (estrusi) e insufficiente per ottimizzare l'apporto di vitamine e sali minerali, una dieta con un quantitativo minimo di un 15% di semi porta ad un eccesso di grassi con conseguente obesità, una dieta composta esclusivamente da estrusi previene la maggior parte dei problemi di salute fisica del pappagallo, ma ne compromette la salute mentale. Quindi non deve mai essere l'unico componente di qualsiasi dieta. Integratori vitaminici, se non su specifica ed esclusiva prescrizione veterinaria, non dovrebbero mai essere somministrati. In una dieta ben bilanciata non dovrebbero essere necessari. Il grit non è consigliabile, utile per uccelli granivori che ingeriscono il seme intero, il pappagallo che decortica il seme prima di mangiarlo, non ne ha necessità, anzi può provocare occlusioni gastrointestinali.
A cura di: Gabe Kahsen redatto da "PSITTACINE WELFARE INSTITUTE"
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Dati forniti da:
Dott.ssa Stephanie Lamb, DVM, DABVP Alimenti per uccelli di Harrison Il cibo per pappagalli di TOP Nutrizione animale esotica Mazuri Compagnia Lafeber & ZuPreem.