
CINORRODI
Passeggiando in montagna o nei parchi cittadini, sicuramente ci saremmo soffermati ad osservare i cespugli di rose ”selvatiche”che, oltre a deliziarci con i loro bellissimi fiori ci avranno mostrato anche quelle che noi comunemente chiamiamo bacche. In realtà non sono bacche ma dei falsi frutti, non derivano dall'ovario ma dal ricettacolo dilatato a forma di coppa (la bacca deriva dall'ingrossamento dell'ovario, ha una buccia, la polpa nella quale sono immersi i semi; un esempio sono i pomodori e l'uva).
Di aspetto carnoso, al suo interno troviamo una peluria e gli acheni che sono i veri frutti che a loro
volta contengono un seme. La forma, il colore e le dimensione dipendono delle diverse specie di rosa, possono essere verdi, arancioni, rossi e quasi neri o blu; possono avere forma allungata o sferica ed essere ricoperti o meno da sottili aculei. Da sempre usati come nutrimento e utilizzati nella “medicina popolare”, si usano per produrre confetture, tisane, bibite, zuppe ed in cosmesi.
Sono considerati un “super food” in quanto contengono tantissimi fitocomplessi molto benefici e preziosi per la nostra salute. Approssimativamente sono stati identificati e isolati 129 composti chimici. Tra questi troviamo flavonoidi, tannini, antociani, composti fenolici, grassi, acidi organici e composti inorganici.
Tra i composti idrosolubili troviamo acido gallico, acido ellagico, acido siringico (acido 4-idrossi-3,5-dimetossibenzoico), acido vanillico, catechine (catechina, epicatechina, gallocatechina, epigallocatechina, epicatechina gallato, epigallocatechina gallato), quercetina, kaempferolo, miricetina, rutina, acido L-ascorbico (vitamina C).
Tra i composti liposolubili: β-carotene o beta-carotene, licopene, monogalactosyldiacylglycerolo (MGDG) e digalactosyldiacylglycerolo (DGDG), tocoferoli che assieme ai tocotrienoli, sono elementi liposolubili che costituiscono il gruppo della vitamina E, tra questi quello più importante è senz'altro l'α-tocoferolo (alfa-tocoferolo), perché dotato della massima attività biologica. I cinorrodi sono una vera panacea. Sono noti per avere una notevole azione antiossidante e antimicrobica. La loro attività antiossidante è dovuta ai polifenoli, alle vitamine C, E, B e ai carotenoidi. Hanno mostrato anche un’azione antinfiammatoria, oltre ad effetti antidiabetici e antitumorali.
Tra i fitocomplessi idrosolubili spiccano i composti fenolici e l'acido ascorbico. Inoltre, i cinorrodi maturi hanno mostrato il più alto contenuto di tocoferoli e β-carotene, i cinorrodi immaturi hanno mostrato livelli più alti di acido ascorbico.
Oltre agli antiossidanti idrosolubili, nelle specie Rosa sono presenti anche antiossidanti liposolubili come carotenoidi e tocoferoli. Il caratteristico colore dall'arancio al rosso dei cinorrodi è dovuto ai vari carotenoidi. I più abbondanti tra questi sono il β-carotene e il licopene, seguiti da β-criptoxantina, rubixantina, zeaxantina e luteina. I carotenoidi sono molto importanti nella dieta poiché agiscono come provitamina A e possono prevenire alcune malattie croniche. I tocoferoli, gli isomeri α, β, γ e δ e i tocotrienoli hanno capacità di eliminare i radicali liberi e i tocoferoli sono considerati tra i più importanti antiossidanti naturali. Diversi autori hanno dimostrato che questi antiossidanti hanno effetti benefici nelle malattie degenerative. Molti altri composti sono presenti ed elencarli tutti sicuramente annoierebbe i lettori . La bibliografia offre abbondanti ed esaustive informazioni. La presenza di tutti questi composti rende i cinorrodi un alimento naturale sicuramente utile per i nostri pappagalli. In alcuni casi di problemi epatici, può essere un valido aiuto grazie alla elevata presenza di vitamina C (acido ascorbico).
In 100 grammi di polpa fresca del “frutto” il contenuto di acido ascorbico risulta essere:
Rosa pendulina1100 mg
Rosa melina 910 mg
Rosa moyesi 850 mg
Rosa acicularis 940 mg
Rosa glauca 820 mg
Rosa rugosa typica 940 mg
Rosa villosa 920 mg
Rosa canina 350 mg
Rosa pimpinellifolia altaica 320 mg
Anche se normalmente quasi tutti i pappagalli la sintetizzano in sede epatica e renale (l'enzima L-gulonolactone ossidasi converte glucosio e galattosio in acido ascorbico), può comunque essere integrata senza esagerare in quanto aumenta l'assorbimento di alcuni minerali come il ferro.
UTILIZZO
Tutte le rose producono cinorrodi utili a essere utilizzati, di solito si trova la canina e la rugosa, suggerisco di raccoglierli quando sono maturi ma ancora turgidi. Come per tutti i vegetali evitare piante trattate. Fornirli crudi dopo averli ben lavati ed aver tolto i semi e la peluria.
Bibliografia
Fitochimica, usi tradizionali e profilo farmacologico della rosa canina: una revisione
Mohammad S. Amiri - Mahin Ramezani - Elahe Delshad - Amirhossein Sahebkar -
Seyed A Emami - Seyed A Emami
Therapeutic Applications of Rose Hips from Different Rosa Species
Inés Mármol, Cristina Sánchez-de-Diego, Nerea Jiménez-Moreno, Carmen Ancín-Azpilicueta e María Jesús Rodríguez-Yoldi.
Lorenza Speranza, Academic Editor, José L. Quiles, Academic Editor, and Sara Franceschelli, Academic Editor https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5485961/
Anti-Inflammatory and Analgesic Effects of Rosehip in Inflammatory Musculoskeletal Disorders and Its Active Molecules
Sultan Pekacar et al. Curr Mol Pharmacol. 2021. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34348637/ )
Rose hip herbal remedy in patients with rheumatoid arthritis - a randomised controlled trial
S N Willich et al. Phytomedicine. 2010 Feb.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19818588/
Rose hip and its constituent galactolipids confer cartilage protection by modulating cytokine, and chemokine expression.
Joseph Schwager et al. BMC Complement Altern Med. 2011. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22051322/
Grajzer M., Prescha A., Korzonek K., Wojakowska A., Dziadas M., Kulma A., Grajeta H. Characteristics of rose hip (Rosa canina L.) cold-pressed oil and its oxidative stability studied by the differential scanning calorimetry method. Food Chem. 2015
Dietary rose hip exerts antiatherosclerotic effects and increases nitric oxide-mediated dilation in ApoE-null mice
Michele Cavalera et al. J Nutr Biochem. 2017 Jun.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28399420/


